Come ben sappiamo, la sicurezza informatica di una organizzazione, azienda ente pubblico o altro, è molto importante. Garantire che le informazioni gli stessi dati della azienda e dei suoi clienti non cadano nelle mani di malintenzionati è vitale! In questo quadro si inseriscono le attività degli hacker che, in cerca di denaro, non si fanno scrupoli nel cercare di violare la rete o entrare nei server delle compagnie per estorcerne con richieste di riscatto, a volte anche molto importanti.
Settembre è stato un mese nero, ma anche nelle ultime settimane abbiamo assistito ad un moltiplicarsi di attacchi hacker a compagnie, più o meno grandi (in questo i criminali non fanno molte distinzioni).
Campari Group, proprietario del noto marchio di bevande ha fatto sapere che il giorno 1° novembre 2020 è stato oggetto di un attacco malware che ha determinato la temporanea sospensione dei servizi It.
Enel, invece è stata vittima di attacchi ransomware a ripetizione da giugno a fine Ottobre. Intorno al 29 ottobre i sistemi informatici di Enel sono stati compromessi dal gruppo Netwalker che ha chiesto il pagamento di un riscatto da 14 milioni di euro in Bitcoin. I cybercriminali hanno anche minacciato di pubblicare database e documenti finanziari di clienti e personale (4,5 Terabyte di materiali) in assenza del pagamento del riscatto. E l’hanno già fatto, almeno in parte.
A settembre invece era stato il Gruppo Carraro a rimanere vittima di un attacco informatico che ha obbligato 700 lavoratori a rimanere a casa per via del blocco dei sistemi informatici. La stessa Carraro spiega una nota che paga nel trimestre l'attacco informatico con la temporanea interruzione dei sistemi IT, che ha determinato lo slittamento di 15 milioni di euro di fatturato.
Pochi giorni prima era successo al gigante degli occhiali, Luxottica che, invece, aveva fermato la produzione e la logistica nelle sedi del Bellunese per un altro attacco. La multinazionale che produce i famosi occhiali RayBan, 80mila dipendenti nel mondo, aveva dovuto sospendere anche le operazioni in Cina. Mentre è di ieri la notizia di una violazione di un “data breach” (o arrembaggio digitale con relativo saccheggio) che ha reso pubblici i dati di clienti e pazienti di una serie di catene di centri di cura oculistica come LensCrafter, Target Optical, EyeMed e PearlVision di cui il colosso degli occhiali è proprietario o partner.
Prima ancora al noto produttore di scarpe Geox. A giugno l’azienda di scarpe aveva dovuto fermare produzione e logistica e lasciare a casa 300 lavoratori per colpa di un ransomware diffuso all’interno dei suoi sistemi.
Lo stesso è successo al noto sviluppatore nipponico di videogiochi Capcom, che recentemente è stato vittima di un attacco che ha portato al furto di 1TB di dati sensibili dalle sue reti aziendali negli Stati Uniti, in Giappone e in Canada.
ATS Milano: tramite Milano COR, attualmente sotto indagine del Garante Privacy per una possibile sottrazione di dati dei cittadini milanesi.
Non ultima la CMC di Ravenna che ha dovuto ingaggiare una squadra di 20 ingegneri di Itaway per cercare di contenere e risolvere il problema senza pagare il riscatto richiesto. Ad oggi non abbiamo ancora notizie della soluzione del problema.
Come il Covid-19, è anche questa un’epidemia ed i suoi effetti si sommano alle difficoltà causate dal Coronavirus e da una ripresa incerta della produzione e dei consumi in prossimità dei nuovi lockdown.
E’ un problema serio questo degli attacchi informatici, ma preso sottogamba sia dalle aziende che dai governanti.
Secondo l’ultimo rapporto dell’Ibm in Italia ci vogliono 229 giorni per identificare un attacco informatico e 80 per contenerlo. Ma, mentre queste aziende sono tornate “online” relativamente presto, lo stesso non può dirsi per le decine di piccole realtà che non sono in grado di contenere, o reagire al problema, oppure di pagare il riscatto.
Se il costo medio relativo al furto o alla perdita di ogni singolo dato è di 125 euro, i tentativi di contenere le critiche i danni alla reputazione ricorrendo a costose agenzie di comunicazione strategica, rendono difficile calcolare i costi reali delle violazioni.
Ad ogni buon conto, se si tratta di aziende che non riescono a reggere un urto del genere o, almeno a contenerne gli effetti, non riuscendo ad ammortizzare le spese, semplicemente chiudono!
Se questo articolo ti è piaciuto o pensi che possa esserti utile, condividilo sui tuoi social preferiti ed iscriviti alla nostra newsletter: è gratis e puoi cancellarti quando vuoi!
Non basta il primo adeguamento. Con il passare del tempo è necessario intervenire con aggiornamenti per mantenersi conformi. al regolamento. Ecco un elenco tutti i passaggi da compiere per la revisione ed aggiornamento del Sistema di gestione privacy. Responsabilità [per il GDPR "accountability"] è il principio cardine attorno a cui si sviluppa tutto il GDPR. Non basta adeguarsi, ma bisogna mantenersi "compliant" [conformi] al regolamento anche con il passare del tempo. Ecco un utile vademecum con tutti i passaggi da compiere per non sbagliare, in particolare nella revisione e...
Scritto da: Luigi DuraccioGli antivirus free o basati sulle firme non sono più sufficienti. Gli attacchi sono cambiati e vanno cambiati anche gli strumenti per difendersi. Tutti abbiamo provato un antivirus gratuito. Molti lo utilizzano ancora oggi! Purtroppo oggi non è più possibile affidare la propria sicurezza ad un prodotto gratuito. Lo dicono i fatti e i numeri che riporto più avanti in questo articolo. Un antivirus gratuito poteva andare bene, forse, 20 anni fa, quando effettivamente il loro unico compito era quello di fermare i virus, uno alla volta. Si trattava di un virus per...
Scritto da: Luigi DuraccioSe non hai subito un attacco non aspettare il "se", invece, minimizza gli effetti del "quando". La tua decisione di agire in anticipo potrebbe valere letteralmente molte migliaia di euro! Matt Bromiley, consulente senior di Mandiant Managed Defense, ci parla dei migliori trucchi e suggerimenti per proteggere i sistemi IT aziendali dal ransomware. "Se c'è una minaccia informatica in cima alla mente di tutti in questo momento, deve essere un ransomware. Una volta una minaccia "fastidiosa", il ransomware è diventato un settore multimilionario per...
Scritto da: Luigi DuraccioFonte: Informatore Informatico Vi prego, ditemi che non utilizzate "123456" o "password". Utilizzate le vostre iniziali e la data di nascita? Forse è ancora peggio! In questo articolo voglio aiutarvi e spiegarvi come creare una password impenetrabile e facile da ricordare. C'è da dire che gli informatici continuano a dirvi di usare password complesse ma non vi spiegano perchè è importante, come fare e, soprattutto, come ricordarsela. Infatti non è difficile creare una password sicurissima, ad esempio: "$drg|gk§?__dd66uy°#!" ma poi come facciamo a ricordarla? Dovrete segnarvela da qualche...
Scritto da: Luigi DuraccioL’estate è il momento preferito dai criminali informatici per sferrare i loro attacchi. Ecco un elenco di semplici regole da seguire per non cadere vittime degli hacker! L’estate è un momento ideale per gli hacker per sferrare i loro attacchi approfittando degli uffici non presidiati e delle distrazioni degli utenti. A causa di comportamenti imprudenti accedono agli account ed ai dispositivi per rubare dati e informazioni. Una volta in viaggio si pensa a proteggere denaro ed effetti personali. Ma è necessario anche...
Scritto da: Luigi DuraccioFonte: privacylab.it Autore: Andrea Chiozzi La gestione del responsabile esterno è una questione sempre più importante, sia perché è un obbligo di legge, ma anche perché il Garante sta facendo le pulci su questo aspetto. Ti do una notizia. L’autorità Garante, in tutte le ispezioni che sta facendo, sta chiedendo ai titolari del trattamento chi sono i responsabili esterni, come sono stati identificati e come sono stati verificati. Quando, secondo il GDPR, un’azienda deve nominare un responsabile esterno? Quando decide di affidare all'esterno delle attività che potrebbe fare al suo interno e che preferisce dare fuori. I...
Scritto da: Luigi DuraccioIl 10 luglio 2021, il Garante per la protezione dei dati personali ha approvato le nuove linee guida per l’uso dei cookie. Se hai un sito web e sede in Italia, tali requisiti ti riguardano. Hai 6 mesi di tempo per adeguarti (fino al 10 gennaio 2022, 6 mesi a partire dal 9 luglio 2021, data della pubblicazione delle linee guida nella Gazzetta Ufficiale). Con questa guida vogliamo aiutarti a capire cos’è cambiato e come rispettare i requisiti con il minimo sforzo. Le novità in breve. Cookie...
Scritto da: Luigi DuraccioCookie: dal Garante privacy nuove Linee guida a tutela degli utenti No a scrolling e a cookie wall se non in casi particolari, limiti alla reiterazione della richiesta di consenso Il Garante per la protezione dei dati personali ha approvato nuove Linee guida sui cookie, con l’obiettivo di rafforzare il potere di decisione degli utenti riguardo all’uso dei loro dati personali quando navigano on line. Il provvedimento è stato adottato tenendo conto degli esiti della consultazione pubblica promossa alla fine dello scorso anno. Clicca...
Scritto da: Luigi DuraccioAggiornare software e dispositivi è una buona prassi di sicurezza, non una perdita di tempo. Ecco perché è importante intervenire. Vi spiego come farlo senza perdere tempo! Gli aggiornamenti non si limitano solo a fornire nuove funzionalità e correggere bug, ma eliminano anche le vulnerabilità relative alla sicurezza sfruttate dai criminali informatici. Ecco perché la gestione delle patch è essenziale per la sicurezza aziendale. Tuttavia, alcuni dipendenti sono riluttanti ad aggiornare i dispositivi aziendali e lasciano che all’interno della rete aziendale ci...
Scritto da: Luigi DuraccioMartinelli S.r.l. Via Circonvallazione N/E, 98 - 41049 Sassuolo (MO) | Tel: 0536 868611 Fax: 0536 868618 | info@martinelli.it
P.Iva 02262430362 - C.F. 01413050350 - Iscriz. registro Imprese di Modena 01413050350 - Capitale Sociale 350.000 i.v.